GLI ANNI DIFFICILI

Sono gli anni caratterizzati dalle conseguenze della Circolare 3/2003 del Ministero degli Affari Esteri (MAE) che pose progressivamente fine, dopo 30 anni, al cofinanziamento dei corsi per adulti. Alla progressiva riduzione di questi corsi (da 55 a 3) si accompagna quindi la corrispondente riduzione da parte del MAE del contingente di insegnanti ministeriali (di-ruolo) da 6 a solamente 1 alla fine del periodo. Se l’ESI era riuscita sino ad allora a soddisfare ogni anno la richiesta di formazione in lingua italiana di circa 500 a oltre 700 allievi adulti, nel 2013 questo numero si era drasticamente ridotto a soli 32 allievi!

A questa inaspettata decisione da parte delle autorità ministeriali italiane venne ad aggiungersi la crisi finanziaria mondiale provocata dal fallimento della Banca Leman Brothers (crisi dei subprimes), che dette luogo a pesantissime restrizioni anche sui contributi ministeriali corrisposti dal MAE all’ESI.

Anche per l’ESI fu quindi giocoforza adeguare le proprie attività alle risorse finanziarie disponibili, riducendo come detto la didattica per adulti e concentrandosi essenzialmente sulla didattica per bambini. Tuttavia, la oculata gestione amministrativa dell’Ente da parte di personale volontario (non retribuito), l’eliminazione di ogni spesa non strettamente indispensabile alla gestione dei corsi, le economie realizzate negli anni precedenti, la razionalizzazione dei corsi stessi e, da ultimo, un esiguo incremento del contributo di iscrizione richiesto alle famiglie per ogni allievo, consentirono all’ESI per quasi tutto il periodo di evitare disagi all’utenza e addirittura di aprire talvolta nuovi corsi!

Purtroppo negli ultimi due anni del periodo (2012/2013) la crisi economica mondiale raggiunse il suo apice, con addirittura improvvisi tagli da parte del MAE di un ulteriore 10% nel corso dell’anno scolastico sui contributi già stanziati! Per dare un’idea del peso di queste restrizioni, in un singolo anno l’ESI passò da un contributo ministeriale di 180.000 euro a soli 40.0000 euro! Molti Enti Gestori analoghi all’ESI in altri Paesi furono costretti a sospendere la loro attività ed in alcuni casi a sciogliersi definitivamente, per mancanza di disponibilità finanziarie.

Anche l’ESI fu quindi costretta ad un brusco ridimensionamento delle proprie attività, con la forzata soppressione anche di molti dei propri corsi elementari/medi. Ancora una volta tuttavia, grazie alle ragioni anzidette, l’ESI riuscì comunque a limitare i “danni” e a “planare” sulla cresta dell’onda di crisi, assicurando nel biennio rispettivamente 18 e 13 dei 38 corsi esistenti nel 2010! Questa “miracolosa” impresa fu in ogni caso resa possibile dal sostegno incondizionato delle famiglie degli allievi che accettarono un incremento (in alcuni casi particolarmente elevato) del contributo di iscrizione pur di non interrompere la formazione italiana dei loro figli.

Un sostegno che dimostra, se dubbi ve ne fossero, l’importanza che la comunità italiana/italianofila nei Paesi Bassi da sempre attribuisce all’attività didattica dell’ESI. Un attestato di fiducia di cui il personale amministrativo ed insegnante dell’ESI che nel corso degli anni ha operato ed opera per questa riuscita non può che essere fiero e di cui è sinceramente riconoscente.

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