L’AMPLIAMENTO

Sono gli anni del massimo sviluppo delle attività dell’ESI. Nel 2002 vengono infatti incorporate nell’ESI le analoghe attività sino ad allora promosse dall’Ente omologo EGASIT. Mentre l’ESI operava nella circoscrizione consolare di Rotterdam ( la parte centro-sud dell’Olanda), l’EGASIT operava nella circoscrizione consolare di Amsterdam (zona nord ed est dell’Olanda). L’unificazione da parte del Ministero degli Affari Esteri dei due precedenti Consolati nell’unico Consolato Generale di Amsterdam, ha portato di conseguenza anche all’unificazione dei due Enti suddetti in un unico organismo, l’ESI appunto.

L’ESI si è trovato così a gestire oltre 60 corsi, grazie alle 6 insegnanti ministeriali di-ruolo ancora presenti ed a 13 insegnanti direttamente dipendenti dall’Ente, passando da circa 2000 ore di insegnamento ad oltre 7000!

In questi anni è stato di fondamentale importanza il ruolo dei numerosi Circoli italiani operanti nei Paesi Bassi, quali poli di attrazione per i giovani italo-olandesi di seconda generazione e per i loro figli (terza generazione). La fattiva collaborazione tra ESI e Circoli, con classi situate spesso all’interno dei Circoli stessi, spiega l’elevato numero di corsi organizzati, in particolare nella regione del Limburgo che era stata la meta principale della prima emigrazione italiana. Molti corsi furono organizzati anche in piccole località al di fuori delle metropoli principali.

In questi anni poi, iniziano a richiedere corsi appropriati per i loro figli anche le famiglie di giovani funzionari e professionisti italiani che, a cavallo tra la fine degli anni 80 e l’inizio degli anni 90, arrivarono massicciamente nei Paesi Bassi attratti dalle diverse Organizzazioni Internazionali ivi dislocate ed in pieno sviluppo, in particolare nella fascia costiera Leiden-Den Haag.

La capillare diffusione sul territorio dei corsi obbligava le (gli) insegnanti a continui spostamenti, normalmente in treno, dalle sedi dei corsi per bambini, svolti normalmente nel pomeriggio dopo il normale orario scolastico, a quelle dei corsi per adulti svolti necessariamente in (tarda) serata. Riteniamo doveroso rendere quindi omaggio a queste(i) insegnanti, in particolare a quelle(i) ministeriali che, essendo sottoposte(i) alla regolamentazione italiana, si trovavano obbligate(i) a svolgere 22 ore di insegnamento settimanale, cosa possibile solamente con il cumulo giornaliero di corsi pomeridiani e serali. Lo sviluppo dell’ESI in questi anni non sarebbe stato possibile senza la loro abnegazione e senso del dovere!

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